Dai Magazzini Bocconi (1885) a Palazzo Zara (2010), il progetto di riuso di un grande magazzino

The restoration of the historical Palace so called “Magazzini Bocconi” in Rome (later known as “La Rinascente” department store) due to the ownership change to the Zara brand, represents an emblematic case of a design practice somehow inspired by Restoration Theory. The transformations made have been verified on the basis of survey in statu quo ante made happen in 2004. The restoration work were aimed to get rid of the incongruous additions of the twentieth century ex: clearing some small castiron columns from infillings; reinstate the continuity of the external glass walls. On the opposite side the renovation works only partially complied to the original calling of this building by adding new unoriginal features (such as the internal shielding of the glass walls using pierced foils) and a lot of unjustified demolitions. All the same the project by Architect Grassi pointed to the ecosustainability (promoted by the Inditex group, the new owner) by introducing new and innovative Technologies.

Il restauro dello storico palazzo dei Magazzini Bocconi a Roma (poi Rinascente) in occasione del cambio di proprietà in favore del marchio Zara costituisce un caso emblematico di prassi progettuale in qualche modo ispirata alle teorie del restauro. Le trasformazioni effettuate, infatti (verificate sulla base del rilievo in statu quo ante), se da una parte hanno mirato all’eliminazione di alcune delle superfetazioni novecentesche (liberando alcune colonnine in ghisa dalle tamponature e ripristinando la continuità delle vetrate all’esterno), dall’altra hanno assecondato la vocazione dell’opera solo in parte, introducendo nuove aggiunte improprie (come la schermatura interna delle vetrate con lamiere forate) e molte demolizioni ingiustificate. Il progetto dell’architetto Grassi, in ogni modo, ha mirato alla sostenibilità ambientale (promossa dal gruppo Inditex cui il negozio appartiene) introducendo innovative tecnologie ecosostenibili che permettono di ridurre del 30% il consumo di energia, un risparmio del 70% sul consumo di acqua, con una notevole diminuzione di emissioni di CO2.